Dalla rivista di modellismo Xtreme RC Cars:
La Team Associated (distribuita in Italia dalla Sabattini Cars) è entrata nel mercato 4WD e l’ha fatto con una macchina che ha già provato le sue doti ad altissimi livelli. La B44 è il frutto di uno sviluppo congiunto fra la AE e un pilota storico della Factory, Jason Ruona, che andiamo a intervistare…
Xtreme: Molti lettori potrebbero non conoscere la storia della BJ4 o il tuo rapporto con la “Asso”. Raccontaci un po’ della creazione di questa macchina.
Jason: Nel 2003 noi (la Team Associated) eravamo molto famosi per le 2WD, ma non avevamo nessuna 4WD. Molti del nostro team guidavano la Yokomo o la Durango. Brad Reelfs voleva correre ai campionati del mondo con qualcosa di originale e ha avuto l’idea di realizzare una nuova macchina, anche se mancavano solo tre settimane. Io ho detto che se avessimo voluto davvero farlo avremmo dovuto iniziare a lavorare subito. Ci siamo seduti e abbiamo progettato la macchina il più in fretta possibile. Abbiamo quindi ordinato la realizzazione dei vari componenti rivolgendoci alle persone che sapevamo essere brave e veloci. Dato che Brad ha un altro lavoro è toccata a me la maggior parte dei compiti per seguire il tutto. All’avvicinarsi dei campionati i tempi stringevano e per fare in tempo a montare la macchina ci siamo fatti spedire i pezzi direttamente sul circuito in Florida. Tre giorni prima dell’inizio ufficiale abbiamo cominciato a montarla e ci siamo persi la cermonia di apertura perché non eravamo ancora pronti.
Abbiamo lavorato molto rifinendo i pezzi a mano e io personalmente ho provato la macchina durante la notte per rodarla, direttamente sulla strada come consiglia il nostro Jimmy, quello che dipinge le carrozzerie.
Xtreme: Com’è andata la prima sessione di prova?
Jason: Sorprendentemente bene! Ho settato la macchina sul banco cercando di immaginare come si sarebbe comportata sulla pista. Supponevo che la pista fosse umida così ho scelto le gomme di conseguenza. Brad è arrivato all’ultimo momento e non poteva credere a come la macchina andasse bene. Tutti sono rimasti impressionati dalla prima corsa. Ho provato a variare un po’ le molle durante le gare successive, ma in totale ho cambiato solo tre o quattro cose. Mi sono classificato in 12ima posizione per la partenza e, date le condizioni, praticamente tutti hanno montato gli unidirezionali all’anteriore. In quel momento l’unica cosa che potevo montare era un NTC3. Ho chiamato tutti i negozi nel raggio di 100 miglia e alla fine l’ho trovato. Ho guidato come un pazzo fino a li mentre Brad smontava la macchina per permettere il montaggio, ma una volta arrivato ho scoperto che era un modello TC3 e che non avrebbe funzionato.
Xtreme: Quando la Associated si è interessata al vostro progetto e vi ha offerto supporto?
Jason: E’ stata dura all’inizio. Penso che quella categoria fosse in declino in quel periodo e l’interesse a livello mondiale stesse scemando. Ci volle del tempo. Abbiamo corso diverse gare poi abbiamo spedito la macchina a Brent e Ryan Maifield per la Cactus Classic 2004. I modelli arrivarono in ritardo e li usarono senza testarli prima. Andò bene e già nel 2005 molti piloti si interessarono alla nostra macchina e circa la metà del Team Associated guidava la BJ4. Cliff Lett era presente alla gara e notò che l’interesse per la categoria cresceva. Le batterie stavano migliorando e i brushless stavano rivoluzionando le prestazioni.
Xtreme: Come è nata la World Edition?
Jason: Abbiamo affrontato il 2004 con un team ridotto e siamo riusciti a vincere le nazionali ROAR Stock. Nel 2005 tutti volevano la nostra macchina. Siamo stati in Italia a giugno per prepararci per la gara di agosto. I nazionali ROAR si sono svolti nel frattempo in Connecticut. In Italia abbiamo visto che le particolari condizioni del circuito hanno messo in difficoltà molti grossi nomi. Allora ci siamo seduti a tavolino e abbiamo cercato di migliorare la macchina usando le loro osservazioni, sopratutto in merito alla distribuzione dei pesi e al brushless. Il modello precedente aveva qualche problema relativo ai rapporti in quanto la particolare posizione degli ingranaggi non permetteva di montare tutti i pignoni. Allora abbiamo deciso di cambiare la configurazione del motore e delle batterie per spostare maggior peso al posteriore migliorando la stabilità. In questo modo siamo anche riusciti a creare lo spazio necessario per montare qualsiasi corona sul brushless e a rendere più agevole la manutenzione sulla macchina. A questo punto la AE ha cominciato ad aiutarci preparando i bracci anteriori e il vano per le batterie. Abbiamo lavorato insieme a questi componenti e siamo riusciti a realizzare il tutto qualche settimana prima dei mondiali 2005.
Derek: A questo punto è iniziata la collaborazione con la AE?
Jason: E’ cominciata ai Cactus 2005. Cliff ha espresso il suo interesse a produrre la macchina e l’ha resa una vera Associated specialmente per quanto riguarda i ricambi. Stavamo già lavorando con loro ai bracci e al vano batteria così mentre loro sviluppavano queste parti noi ci siamo dedicati ad altro in modo da avere la World Edition pronta per la gara. E’ quinidi fra il 2004 e il 2005 che abbiamo avuto i cambiamenti più sostanziali sfruttando tutta l’esperienza delle gare per realizzare una macchina pronta anche per il grosso pubblico.
Derek: La BJ4 World Edition è fuori produzione? Prenderà una direzione diversa?
Jason: Contiueremo a dare supporto alla macchina e ai clienti. Stiamo ancora vendendo la macchina per coloro i quali vogliono usare la versione JConcepts e offriamo molti componenti. C’è una vasta scelta fra le 4WD e questa è un’ottima cosa per i consumatori.
Xtreme: Grazie Jason! Dev’essere davvero eccitante vedere lanciata sul mercato una propria idea e altrettanto bello dev’essere vederla svilupparsi in un prodotto ancora più evoluto!
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